L’arte di creare musica con i beat
Il Beatboxing, è considerato da molti il “quinto elemento” dell’hip hop, accanto a danza, musica canto e writing. Probabilmente il suo creatore è stato Doug E. Fresh, che ha pensato di imitare con la voce le percussioni, creando incredibili ed intricatissimi beat, elaborati dalle prime drum machines, chiamate beatbox. Il termine beatboxing viene proprio da lì.
Negli anni Ottanta questa tecnica ritmica vocale godette di enorme popolarità, grazie ad artisti come i Fat Boys e Biz Markie. Alla fine degli anni Ottanta, però, ritornò ad essere meno diffusa, e divenne un elemento underground nella cultura hip hop.
Alla fine degli anni Novanta il Beatboxing conosce una nuova diffusione, grazie all’uscita di “Make the Music 2000” di Rahzel dei Roots.
Internet ha fortemente spinto la sua diffusione ovunque nel mondo, grazie al sito inglese www.humanbeatbox.com che colleziona interventi di musicisti, appassionati ed amatori di tutto il mondo.
L’evoluzione storica ha portato il Beatboxing ben oltre la semplice imitazione delle drum machines che aveva lo scopo di produrre beat per essere adattate come basi per la musica rap, arrivando a novità delle forme come human Drum & Bass, che crea una quantità davvero impressionante di suoni vocali umani.